Dati:
Altri simboli:
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costante di equilibrio della reazione fra acido formico e ioni ossidrile |
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costante di ionizzazione basica dello ione formiato |
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prodotto ionico dell'acqua:
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![]() |
concentrazione iniziale di ioni ossidrile |
![]() |
numero di moli iniziale di ioni ossidrile |
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numero di moli iniziale di idrossido di calcio |
![]() |
massa in grammi di idrossido di calcio |
![]() |
massa molare dell'idrossido di calcio: ![]() |
L'idrossido di calcio e' completamente dissociato secondo l'equazione:
Gli ioni ossidrile reagiscono con l'acido formico secondo:
La costante di equilibrio di questa reazione e' molto grande. Infatti essa e' l'inversa della ionizzazione basica dello ione formiato e quindi:
Essendo
, la reazione fra acido formico e ioni
ossidrile si puo' considerare completa. Chiaramente, se si vuole
ottenere una soluzione tampone, lo ione ossidrile deve essere aggiunto
in difetto. Allora le concentrazioni delle specie implicate alla fine
della reazione saranno:
La formula che da' il della soluzione tampone cosi' ottenuta e'
stata ricavata durante il corso:
L'equazione contiene
come unica incognita: non
resta che risolverla.
Dall'equazione di dissociazione dell'idrossido di calcio si vede che:
e allora:
Infine, per trovare la massa in grammi:
Dati:
Altri simboli:
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numero di moli iniziale di ![]() |
![]() |
numero di moli iniziale di ![]() |
![]() |
numero di moli iniziale di
![]() |
![]() |
numero di moli iniziale di ioni idronio |
![]() |
numero di moli iniziale di ioni ossidrile |
![]() |
costante di equilibrio della reazione fra ioni idronio e ioni ossidrile |
L'acido nitrico e l'acido cloridrico sono entrambi acidi forti; l'idrossido di magnesio e' una base forte. Tutti i composti mescolati sono quindi completamente dissociati:
All'atto del mescolamento si avra' quindi la reazione fra gli ioni idronio provenienti dai due acidi e gli ioni ossidrile provenieneti dall'idrossido:
La costante di equilibrio di questa reazione e', ovviamente:
La reazione si puo' pertanto assumere completa. Dobbiamo allora vedere qual'e' il reagente limitante. Per comodita', consideriamo il numero di moli di ciascun reagente.
Il numero di moli di ioni idronio e' la somma di quello degli ioni idronio provenienti dall'acido nitrico e di quello degli ioni idronio provenienti dall'acido cloridrico:
Il numero di moli di ioni ossidrile e' doppio del numero di moli di idrossido di magnesio (guardate l'equazione che descrive la sua dissociazione):
Troviamo che i due reagenti ( e
) sono in rapporto
stechiometrico. Allora, indicando con
la concentrazione
comune (di cui non ci interessa calcolare il valore) si ha:
Inserendo le concentrazioni di equilibrio nella legge dell'azione di massa si ottiene:
come si poteva facilmente prevedere.
Il della soluzione sara' dunque uguale a quello dell'acqua pura:
Dati:
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massa di acqua in ![]() ![]() |
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massa di ![]() ![]() |
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massa molare dell'acqua: ![]() |
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massa molare del metano: ![]() |
![]() |
massa di acqua in ![]() ![]() |
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massa di metano in ![]() ![]() |
![]() |
massa in ![]() ![]() |
![]() |
numero di moli di acqua contenuto in una soluzione
tale che:
![]() |
![]() |
numero di moli di metano contenuto in una soluzione
tale che:
![]() |
![]() |
frazione in massa dell'acqua |
Per rispondere al quesito posto dal problema, trasformiamo la frazione molare data nella corrispondente frazione in massa.
E' chiaro che la frazione in massa cercata non dipende dalla quantita' di soluzione considerata e quindi, per trasformare la frazione molare nella corrispondente frazione in massa, siamo liberi di ragionare su una quantita' di soluzione che sia piu' conveniente possibile.
Consideriamo allora una soluzione di acqua in metano tale che contenga
un numero totale di moli pari a :
Essendo data la frazione molare dell'acqua, ovviamente sara':
e quindi le moli di metano saranno:
La massa di acqua contenuta in tale soluzione e':
Analogamente, la massa di metano e':
La massa dell'intera soluzione e':
Allora, la frazione in massa dell'acqua cercata e':
Infine, avendo trovato la frazione in massa dell'acqua, e' immediato ottenere la massa di acqua contenuta in un litro di soluzione.
La massa in di un litro di soluzione e':
e quindi:
Dati:
Altri simboli:
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costante dei gas:
![]() |
![]() |
numero di moli del composto |
![]() |
massa in grammi del composto |
![]() |
la massa molare incognita, in ![]() |
Cominciamo a scrivere la formula della pressione osmotica:
Siccome il composto e' non elettrolita, la concentrazione colligativa coincide con la concentrazione molare formale. Quindi:
Il numero di moli del composto puo' essere espresso in funzione della massa in grammi e della massa molare cercata:
Nell'equazione ottenuta la massa molare e' l'unica incognita. Allora:
Una mole di questa macromolecola pesa quasi !
Quale volume di gas (stibina) (misurato a e
)
verra' prodotto da
di
che reagiscono con un
eccesso di
? Quale concentrazione molare di cloruro di zinco si
realizzera' in un volume totale di soluzione pari a
?
Dati:
Altri simboli:
![]() |
costante dei gas:
![]() |
![]() |
numero di moli di ![]() |
![]() |
numero di moli di ![]() |
![]() |
massa molare di ![]() ![]() |
![]() |
numero di moli di ![]() |
![]() |
concentrazione molare di ![]() |
Dalla stechiometria della reazione e dal fatto che e' il
reagente limitante si ricava:
ovvero:
Il volume occupato da queste moli di gas nelle condizioni di temperatura e pressione date si ricava applicando la legge dei gas ideali:
Sempre guardando la stechiometria della reazione, si ricava immediatamente:
Se questo numero di moli e' sciolto nel volume di soluzione dato, la concentrazione molare sara':
La costante crioscopica dell'acqua e'
.
Dati:
Altri simboli:
![]() |
pressione osmotica in ![]() |
![]() |
concentrazione molare colligativa |
![]() |
costante dei gas:
![]() |
![]() |
molalita' colligativa |
Siccome la soluzione di data e' isotonica (cioe' ha la stessa
pressione osmotica) con il contenuto degli eritrociti, per il calcolo
possiamo basarci sulla soluzione di
.
La concentrazione colligativa del cloruro di sodio non e' data, ma possiamo ricavare facilmente la sua molalita' colligativa dai dati relativi all'abbassamento crioscopico:
Il testo del problema ci consente di assumere che il valore trovato coincida con la molarita' colligativa, che possiamo cosi' inserire nella formula della pressione osmotica:
Applichiamo il metodo per la costruzione delle formule di Lewis illustrato durante il corso:
Elettroni di valenza | |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
carica | ![]() |
totale | ![]() |
Ponendo l'atomo di azoto (meno elettronegativo) al centro si ottiene:
L'atomo centrale non e' circondato da elettroni e quindi
impegneremo coppie solitarie degli atomi terminali per formare legami
con l'atomo centrale. Sulla carta, ci sono tre possibilita':
La stabilita' delle tre diverse formule di risonanza puo' essere giudicata sulla base della carica atomica formale:
Dall'analisi delle cariche atomiche formali si deduce che la struttura
sara' la meno stabile, perche' possiede le cariche maggiori mentre
la struttura
e' piu' stabile della
perche' la carica
negativa e' localizzata sull'atomo piu' elettronegativo. L'ordine di
stabilita' crescente e' dunque:
Dalle formule di Lewis si vede che l'atomo centrale e' circondato da
coppie strutturali: la geometria delle coppie strutturali sara'
quindi lineare, come vuole il modello VSEPR.
Non essendoci coppie di non legame attorno all'atomo di azoto, la geometria molecolare coincide con quella delle coppie strutturali:
Infine, essendo la geometria delle coppie strutturali lineare, l'azoto
sara' ibridizzato .
Usando il metodo imparato durante il corso, bilanciatela in due modi diversi (ma che portano, ovviamente, allo stesso risultato).
Come tutte le reazioni redox, anche questa si puo' scomporre in due semiequazioni relative a due coppie redox. La particolarita', tuttavia, e' che la scelta delle coppie redox non e' univoca. Potremmo infatti ripartire i partecipanti cosi':
oppure cosi':
Chiaramente, ai fini del bilanciamento, non ha nessuna importanza come si scelgono le coppie redox.
Con la prima scelta, applicando il consueto metodo, si ha:
Con la seconda scelta si ha:
per la quale la costante di equilibrio a vale
. Calcolate la pressione parziale di equilibrio del fosgene in
un recipiente in cui sia stata introdotta inizialmente una miscela
costituita da
di cloro e
di monossido
di carbonio a
.
Dati:
La costante di equilibrio della reazione non e' ne' molto grande ne' molto piccola e quindi non si possono fare delle semplificazioni.
Impostiamo il trattamento dell'equilibrio con la tabella vista durante il corso. Siccome la reazione avviene a volume e temperatura costante, numeri di moli e pressioni parziali sono proporzionali e quindi possiamo usare direttamente le pressioni parziali.
Scegliendo la pressione parziale di equilibrio del fosgene come incognita, si ha:
Come di consueto, inseriamo le pressioni parziali di equilibrio nella legge dell'azione di massa:
Non resta che risolvere l'equazione di secondo grado ottenuta.
Chiaramente, la soluzione non e' accettabile poiche'
implicherebbe una violazione del principio di conservazione della
massa. L'unica soluzione accettabile rimane cosi'
.
Dati:
Altri simboli:
![]() |
massa di anidride carbonica in ![]() |
![]() |
massa di acqua in ![]() |
![]() |
massa di carbonio in ![]() |
![]() |
massa di idrogeno in ![]() |
![]() |
numero di moli di anidride carbonica |
![]() |
numero di moli di acqua |
![]() |
numero di moli di atomi di carbonio |
![]() |
numero di moli di atomi di idrogeno |
![]() |
massa molare dell'anidride carbonica: ![]() |
![]() |
massa molare dell'acqua: ![]() |
![]() |
massa molare del carbonio: ![]() |
![]() |
massa molare dell'idrogeno: ![]() |
Se indichiamo con la formula molecolare della sostanza,
la reazione di combustione puo' essere rappresentata con la seguente
equazione:
Dalla stechiometria si vede che il numero di moli di anidride
carbonica prodotta e' uguale al numero di moli di carbonio presenti
in di sostanza. Analogamente, il numero di moli di acqua
prodotta e' uguale alla meta' del numero di moli di idrogeno presenti
nella stessa massa di sostanza.
Allora:
I numeri di moli trovati possono essere trasformati immediatamente nelle corrispondenti masse in grammi:
Ora non resta che trovare le percentuali in massa di e
:
Ovviamente, la percentuale di azoto si trova per differenza:
Se si bruciano di propano in condizioni standard e in
eccesso di ossigeno si sviluppa una quantita' di calore pari a
. Sapendo che le entalpie standard di formazione di
e
sono rispettivamente
e
, calcolate l'entalpia
standard di formazione del propano.
Dati:
Altri simboli:
![]() |
entalpia standard di formazione del propano |
![]() |
numero di moli di propano |
![]() |
massa molare del propano: ![]() |
![]() |
numero di moli di ![]() |
![]() |
numero di moli di ![]() |
Siccome la reazione avviene in condizioni standard, il calore sviluppato uguaglia la variazione standard di entalpia (col segno meno, perche' la reazione e' esotermica) ad essa relativa. Questa, in base alla legge di Hess, puo' essere scritta nel modo seguente:
(ovviamente, l'entalpia standard di formazione dell'ossigeno e' nulla)
Il numero di moli di propano e' dato da:
Inoltre, siccome l'ossigeno e' in eccesso, e quindi il propano
reagisce completamente, il numero di moli di ed
si
trova in base alla stechiometria:
Sostituendo piu' sopra si ottiene:
In questa equazione l'unica incognita e' proprio l'entalpia di formazione cercata. Quindi:
si ha:
e
.
Assumendo che
e
siano
indipendenti dalla temperatura,
Dati:
Altri simboli:
![]() |
variazione standard di energia libera di Gibbs
molare in ![]() |
|
![]() |
|
|
![]() |
costante di equilibrio della reazione | |
![]() |
costante dei gas:
![]() |
Quando , il termine logaritmico si annulla e quindi:
calcolate la variazione standard di energia libera di Gibbs
e la costante di equilibrio alla temperatura di dai dati
contenuti nella seguente tabella (validi a
):
Dati:
Altri simboli:
![]() |
variazione standard di energia libera di Gibbs per la reazione |
![]() |
variazione standard di entalpia per la reazione |
![]() |
variazione standard di entropia per la reazione |
![]() |
costante dei gas:
![]() |
Per prima cosa, calcoliamo le variazioni standard di entalpia ed entropia per la reazione.
Ora e' immediato ottenere la variazione standard di energia libera di Gibbs:
Infine, per la costante di equilibrio: